Anche Renzo Biasion è presente con un M. articolo di taglio culturale – con le foto di Fulvio Roiter – sul corposo volume voluto dalla Fondazione Pirelli per celebrare la storia e le grandi firme della rivista Pirelli, raccolte nel volume edito da Mondadori, intitolato
‘Umanesimo Industriale. Antologia di pensieri, parole, immagini e innovazioni’
È un’antologia che raccoglie il meglio dei testi pubblicati dalla Rivista Pirelli tra il 1948 e il 1972. Con Renzo Biasion ci sono tutti i grandi di quegli anni: Enzo Biagi, Dino Buzzati, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Umberto Saba, Leonardo Sciascia, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, Umberto Veronesi ed Elio Vittorini.

Biasion, la foto è degli anni ’60
A impreziosire le pagine della Rivista splendidi reportage di maestri della fotografia come Arno Hammacher, Pepi Merisio, Ugo Mulas, Federico Patellani, Fulvio Roiter, Enzo Sellerio e illustrazioni firmate da artisti come Renato Guttuso, Riccardo Manzi o Alessandro Mendini.
Biasion scrisse molti servizi in questa rivista, spesso corredati da suoi disegni, acquarelli o pastelli, disegnati sui luoghi che visitava e di cui scriveva le proprie esperienze, in Italia e all’estero.
Ripercorrere la storia della Rivista attraverso le grandi firme che, per oltre 20 anni, hanno animato il dibattito culturale sul magazine della Pirelli. Con questo obiettivo è arrivato in libreria “Umanesimo industriale. Antologia di pensieri, parole, immagini e innovazioni”, volume pubblicato da Mondadori e curato dalla Fondazione Pirelli che, attingendo al prezioso archivio storico dell’azienda, raccoglie circa 150 articoli e alcuni straordinari reportage tratti dalla storica rivista della Bicocca.
Pubblicata fra il 1948 e il 1972 e ideata da Giuseppe Luraghi, presidente di grandi aziende italiane tra le quali l’Alfa Romeo, Arturo Tofanelli che la dirigerà insieme con Leonardo Sinisgalli fino al 1957, la Rivista Pirelli ha ospitato nel tempo i più importanti esponenti della cultura dell’epoca: Camilla Cederna, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Carlo Emilio Gadda, Arrigo Levi, Eugenio Montale, Bruno Munari, Gio Ponti, Umberto Saba, Leonardo Sciascia, Mario Rigoni Stern, Salvatore Quasimodo, Lietta Tornabuoni, Giuseppe Ungaretti ed Elio Vittorini, tra gli altri. Il volume ospita una prefazione di Marco Tronchetti Provera e i saggi di Antonio Calabrò, Gian Arturo Ferrari e Philippe Daverio che precedono la sezione antologica, suddivisa in 11 sezioni tematiche, all’interno della quale, circa 150 articoli selezionati tra gli oltre 2.000 testi pubblicati sulla Rivista nel corso della sua storia, sono riproposti in parte integralmente e in parte in stralci ragionati.
“Umanesimo Industriale” affronta tematiche trasversali, complesse e al contempo estremamente attuali, che mettono in evidenza il ruolo di primo piano di Pirelli nel dibattito culturale italiano e internazionale. Articoli sullo sport, commentato da grandi firme come quella di Gianni Brera, si affiancano ai temi della mobilità di massa – con l’arrivo dei primi scooter, della 500 e della metropolitana – affrontati da Vittorio Bonicelli e Dante Giacosa. Il cambiamento dei costumi e dei consumi è raccontato, inoltre, da Corrado Augias e Albe Steiner, la politica e l’economia, da Gianni Agnelli e Leopoldo Pirelli, le innovazioni della scienza, della tecnologia da Umberto Veronesi. E ancora: Antonio Cederna e Gino Valle scrivono di tutela dell’ambiente e del paesaggio, mentre i temi dell’architettura e del design sono affidati ad autori come Gillo Dorfles, Giulio Carlo Argan o Gio Ponti e l’arte e la letteratura alle firme, tra gli altri, di Paolo Grassi, Morando Morandini, Ignazio Silone.
E non poteva mancare una sezione su Pirelli, con articoli sulla sua storia e i suoi prodotti, introdotti dal primo editoriale del 1948 dell’allora Presidente Alberto Pirelli “Questa nostra Rivista”.
“Umanesimo Industriale” è stato presentato a fine giugno al Teatro Franco Parenti di Milano alla presenza di Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e Ceo di Pirelli, Antonio Calabrò, Direttore della Fondazione Pirelli e Gian Arturo Ferrari, scrittore, nel corso di una serata interamente dedicata al mondo e al tempo della Rivista Pirelli, rievocati con brani musicali interpretati da Ornella Vanoni e con letture – tratte dall’antologia – da parte dell’attrice Anna Ammirati.
Al progetto è associata anche una piattaforma web dedicata http://www.rivistapirelli.org sulla quale gli utenti potranno approfondire tutti i contenuti del libro.
M. D.